Il posto della gioia?

13.10.2023

Dei tanti posti in cui possiamo ritrovarci, quello della gioia, ci permette di accedere velocemente ad uno stato di benessere e positività...

Allora per quale ragione non stiamo costantemente in 'questo stato'? Perchè non accettiamo e facciamo nostra la facilità con cui 'ri-trovarci' e sentirci nella gioia?

Forse perché è facile? 'troppo' facile, non richiede sforzo, fatica, sacrificio, dolore? 

La gioia c'è tutte le volte che stiamo bene con noi e con la vita. Tutte le volte che non abbiamo pretese e insoddisfazioni...Siamo così facilmente preda di 'ambizioni', aspettative che, per il fatto stesso di esserlo, ci lasciano frustrati o incompleti...

La gioia è uno stato interno di appagamento, si ritiene che sia conseguenza di uno scopo raggiunto o un desiderio realizzato...Ma questo è solo lo stato 'esterno' della gioia...

Cos'è per TE la gioia?  Quando la provi? 

Osservandoti al tuo interno, vedi una 'sorgente', un nucleo, che non si lega necessariamente a qualcosa di esterno, (come un progetto o un desiderio)? Un senso di piacere di esistere, di esserci, che basta a se stesso?

E allora, come 'darti' gioia ogni volta che lo vuoi?  Ri-trovando questo stato!  E se non viene così facilmente?  Allora immagina uno scenario di serenità e di bellezza: un tramonto, un volto, il sorriso di un bambino - ma non solo-, una musica, il suono delle onde...tutto quello che ci mette in uno stato di 'conciliazione' con la vita

Puoi anche ricorrere alla tua capacità di cambiare stato semplicemente utilizzando il 'sorriso interiore', o in modo ancora più facile: arricciando all'in sù i lati delle labbra, (per portare piacevolezza nella tua mente)

Voglio ricordare quello  che dice la bibbia, leggermente rivisto: 'Dio ama chi dona...gioia'


Un libro che propongo per approfondire, Osho: 'La gioia' Edizioni Riza